Dum spiro, spero
Mar. 21st, 2020 08:34 pmFandom: The legend of dragoon
Genere: introspettivo
Personaggi: Rose
Prompt: Dum spiro, spero
Flashfic
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Dum spiro, spero (finché vivo, spero)
Quando Rose aveva incontrato il dragone di fuoco la sua speranza era rinata. Subito il suo ricordo era volato a Zieg, suo compagno di migliaia di vite prima. Dart era diverso: determinato ad aiutare, il suo obiettivo era distruggere il mostro nero e Rose trovava ironico che proprio lei lo stesse accompagnando nella sua ricerca, che lo stesse aiutando a fortificarsi e a formare un gruppo di Dragoni che avrebbero cercato, forse, di ucciderla.
Certo, aveva fatto un errore imperdonabile non uccidendo Shana quando ne aveva avuta la possibilità, quando ancora era innocente e non avrebbe potuto compiere il crudele destino che ora appariva inevitabile almeno quanto il suo.
Negli ultimi secoli aveva quasi dimenticato cosa fosse la speranza.
Se all'inizio della sua vita, ormai più di undici millenni prima, Rose si era sentita prima un'eletta, un'eroina, dopo la guerra dei Dragoni si era abbandonata alla tristezza per la perdita di Zieg e di tutti i suoi amici, di tutte le persone con le quali aveva vissuto fino a quel momento.
Aveva giurato sul corpo di pietra del suo grande amore che lei avrebbe continuato a lottare, che avrebbe ucciso il Figlio della Luna ogni volta che fosse riapparso per impedire che la distruzione tornasse sulla terra. La sofferenza di pochi sarebbe stata il prezzo da pagare per la salvezza dell’umanità e lei si sarebbe presa l’onere di essere la lama della giustizia per il bene superiore.
Da giovane non avrebbe mai immaginato che il futuro l'avrebbe portata a vivere in eterno e a prendere la vita di bambini innocenti, solo perché su di loro gravava il destino di essere la reincarnazione dell'anima della Virago. Il figlio della Luna, che fuso insieme a Mehlbu Fahna sarebbe diventato l'invincibile Dio distruttore del mondo.
Ogni centootto anni Rose aveva ucciso il Figlio della Luna. La prima volta Michael, il dragone suo vassallo, l'aveva incoraggiata vista l'incapacità della donna di spezzare la vita di un neonato innocente. Michael le aveva mostrato il futuro e lei, rotta dalla disperazione, aveva compiuto quel terribile gesto col quale aveva dovuto imparare a convivere.
Aveva retto grazie alla forza della speranza: credeva che prima o poi la maledizione si sarebbe affievolita, che un giorno semplicemente non si sarebbe più svegliata e il destino della Terra sarebbe passato a qualcun altro, qualcuno che avrebbe dovuto compiere le stesse scelte che aveva fatto lei, e che forse sarebbe stato più bravo di Rose a sopportarne le conseguenze.
Ma prima che succedesse quante volte ancora sarebbe stata costretta a farlo? Col tempo la sua speranza aveva iniziato ad affievolirsi e lei si era isolata dal mondo per stare solo con Michael, l'unico che poteva capirla e accettarla davvero, fino a quando anche il suo drago era impazzito e lei era stata costretta a spezzare anche la vita dell'unico essere vivente che la conosceva, l'unico che le permetteva continuare a sperare.
Una volta sola era diventata il mostro nero, la crudele creatura che appariva ogni centootto anni per uccidere un bambino, per distruggere un villaggio, per seminare morte e fuoco.
Di lei parlavano le leggende, era uno diventata spauracchio per adulti e bambini. Un terrore per i regnanti che continuavano a pregare perché il mostro non apparisse nel loro regno, perché la Morte non si prendesse i loro figli.
E Rose era lì ad aspettare. A sperare che prima o poi sarebbe morta, che il figlio della Luna non sarebbe nato quella volta. Finché vivo, spero. Si ripeteva, e la sua speranza di riuscire a convivere con il suo destino diventava ogni secolo più flebile, e alla fine il suo unico suo desiderio era diventato quello di smettere di combattere. Ma lei non poteva smettere, non senza condannare l'umanità alla fine e avrebbe continuato a fare il suo dovere fino a quando qualcosa non sarebbe cambiato.
Sulle sue mani aveva il sangue di centootto neonati. Era finalmente arrivata al numero che tanto aveva aspettato, quello che sperava sarebbe stato l’ultimo.
Poi aveva visto il dragone e aveva capito che era ora di andare avanti, che qualcosa era finalmente cambiato.
Finalmente aveva la possibilità di cambiare il suo futuro e l'avrebbe fatto. Con Dart e poi con tutti gli altri avrebbe combattuto e sconfitto una volta per tutte Mehlbu Fahna. Finché fosse vissuta, finché fosse stata con loro, non avrebbe più abbandonato la speranza e forse, un giorno, anche Dart che desiderava solo la sua morte l'avrebbe capita.
Finché vivo, spero di essere in grado di portare alla fine questa maledizione, spero che un giorno la mia presenza non sarà più richiesta su questa terra. Spero che forse un giorno verrò ricordata tra coloro che hanno cercato in ogni modo di fare il bene, nonostante tutto.