Il viaggio di Parv
Feb. 22nd, 2023 09:37 pmPartecipa al COWT 13
Prompt: Un rifugio alla fine del mondo
One Shot
Originale
Parole: 560
Ovunque guardasse, Parv non vedeva che sabbia. Camminava trascinando i piedi sotto il sole cocente, incapace ormai di pensare in modo lucido.
Erimi, guidata dalla bussola, sembrava resistere meglio di lui a quel calore infernale. “So che manca poco, ormai il rifugio dovrebbe essere vicino.”
Ogni volta che lei si voltava a guardarlo, Parv recuperava parte delle sue forze e sentiva che poteva resistere, che poteva camminare ancora.
Da quanto tempo erano partiti? Si chiedeva, ma non riusciva a ricordarlo anche se si trattava di pochi giorni. I sicari li cercavano e loro avevano scelto la strada meno facile per fuggire. Chi li avrebbe seguiti nel deserto? Chi li avrebbe cercati alla fine del mondo conosciuto?
Erimi non aveva abbandonato il suo bastone e lo usava per aiutarsi nei movimenti sulla sabbia, ma Parv la vide crollare a terra. Quando la raggiunse, si rese conto che non la vedeva bere da quando si erano fermati a mangiare. Sapevano che dalle scorte d’acqua dipendeva la loro vita, ma camminare così comportava per entrambi un grande impegno fisico, soprattutto con quella temperatura.
“Tieni,” le porse la borraccia e la donna la accettò con tristezza.
“Manca poco.” Gli ripeté.
Parv si chiese se davvero avrebbero trovato qualcuno nel rifugio, se non fosse solo un luogo raccontato nelle leggende degli anziani per far sognare i bambini e far loro credere che ci fosse davvero qualcosa oltre al deserto fuori dal regno di Molran.
In pochi si avventuravano nel deserto e tra questi quasi nessuno tornava. I pochi che lo facevano raccontavano solo del deserto.
Ma Parv aveva conosciuto il Capitano, l’uomo straniero che tutti dicevano fosse arrivato dal mare, che gli aveva indicato la strada. Gli aveva raccontato di un mondo diverso, nel quale a cadere dal cielo non era solo la pioggia durante la primavera, ma anche fiocchi di gelo. Parv aveva ascoltato il Capitano al palazzo reale, mentre lo istruiva per il suo ruolo di futuro governante di Molran. Gli aveva raccontato di conoscere la strada e gli aveva regalato la bussola che li stava guidando verso la libertà.
Al pensiero dei sicari che avevano ucciso suo padre e i suoi fratello, Parv strinse i pugni. Si sarebbe vendicato un giorno, ma per poterlo fare doveva vivere.
Aiutò Erimi a rialzarsi e insieme proseguirono per ore in silenzio.
Arrivarono al rifugio che aveva descritto il Capitano a notte fonda. Nella capanna c'erano viveri e acqua, oltre a letti di paglia e coperte in grado di proteggerli dal freddo che calava nella notte del deserto. Quella notte Parv pianse di gioia al pensiero che erano sopravvissuti, ma si chiedette come avrebbero potuto salvarsi davvero, perché la strada attraverso la fine del mondo era lunga e difficile. L’importante però era essere arrivati al rifugio.
La storia di Parv ed Erimi fu raccontata dai due nel diario che ritrovai lì dentro. I due rimasero nel rifugio a consumare le provviste, osservando fino all'orizzonte lontano nell’attesa che qualcuno arrivasse a rifornirlo, troppo incerti su quale fosse la strada da fare per concludere il loro viaggio. Al mio arrivo sentivo ancora il calore della loro presenza, ma purtroppo non li trovai mai.
Così morì il principe Parv, nel deserto della fine del mondo, senza rendersi conto che la strada che l’avrebbe portato alla salvezza era scavata proprio sotto i suoi piedi.