Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire.
Elena sapeva che non avrebbe vissuto ancora per molto, ma non aveva intenzione di passare il poco tempo che le restava vivendo nell'attesa di una morte che sarebbe arrivata indubbiamente, chissà quando.
Ci sarebbero potuti volere mesi, settimane o forse anni, se le fosse andata estremamente bene e avesse trovato un donatore per il suo cuore malconcio.
Non poteva sperare di avere tutto ciò che le sue amiche desideravano: aveva abbandonato gli studi per dedicarsi alle sue passioni, supportata dalla sua famiglia e si sentiva lieta di aver avuto la possibilità di avere l'amore delle persone che aveva intorno.
Per molto tempo aveva pensato di non avere il tempo per trovare un amore, e poi invece era arrivato anche lui.
Stefano aveva accettato il fatto che la sua fosse una presenza da vivere alla giornata e ogni volta che si vedevano faceva in modo da darle un bel ricordo di lui.
Quando la sua ora fosse arrivata, Elena era certa che sarebbe stata pronta.
Tutti intorno a lei vivevano ogni giorno come un dono, una nuova opportunità e non la salutavano mai con rabbia, sapendo sempre che il suo giorno potesse essere l'ultimo.
Quando aveva ricevuto il trapianto all'inizio le era sembrato strano cambiare stile di vita, fare programmi per l'anno successivo e vivere come una persona normale. Aveva imparato però, vivendo nella certezza che la morte era vicina, a dare valore a ogni giorno, dal primo fino all'ultimo.
Era una lezione che lei e Stefano avrebbero ricordato per sempre, durante la loro vita felice, tra alti e bassi, insieme.