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Prompt: Mitologia irlandese/celtica
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Mr O'Sullivan 


I pronipoti del signor O’Sullivan avevano bussato alla sua porta nel giorno dell'ottantunesimo compleanno del loro nonno. Il vecchio era diventato ufficialmente colui che nella famiglia intera aveva raggiunto l'età più avanzata, ma non se la sentiva proprio di festeggiare.

Sapeva benissimo che i suoi pronipoti non vedevano l'ora che lui tirasse le cuoia e infatti gli erano stati intorno come mosche nell'ultimo periodo, soprattutto quando aveva preso il raffreddore.

I tre ragazzi, figli ormai adulti della sua nipote preferita Adeline, gli avevano portato una bottiglia di whiskey fatta in casa. O'Sullivan, aprici che la beviamo insieme.

 

Ma a lui quei tre non aveva alcuna intenzione di aprire, sperava che se ne andassero se lui non si fosse fatto sentire anche se aveva il timore che la paura che gli fosse successo qualcosa li avrebbe invece spinti a forzare la porta per trovarlo seduto sulla sua sedia, con la pipa spenta in bocca intento a non fare rumore.

Andatevene, sto dormendo. Lasciate la bottiglia.

 

Dopo aver insistito per qualche minuto i mocciosi se n'erano finalmente andati e O'Sullivan era uscito a prendere il Whiskey che avrebbero potuto bere in santa pace.

Fu in quel momento che lo sentì: un pianto disperato di donna, un lamento straziante e forte che aveva già sentito parecchie volte e che ogni volta era stato seguito nell'immediatezza da una tragedia. Era la Banshee, lo spirito che proteggeva la sua famiglia e che ancora una volta aveva avvertito una morte imminente.

La leggenda voleva che fosse visibile solo da chi sarebbe morto entro pochi minuti e O'Sullivan era abbastanza convinto di essere il primo della lista.

Il ricordo di dodici anni prima gli era tornato vivo alla mente: avevano sentito quello stesso pianto di dolore e subito dopo sua moglie aveva iniziato a piangere osservando un punto della stanza nel quale lui non vedeva proprio niente di niente.

L'aveva presa per pazzia, ma lì c'era qualcuno, c'era quello spirito tanto legato alla sua famiglia che si disperava ogni volta che uno tra loro spirava. Non ho paura, ormai è la mia ora, aveva detto al vuoto, poi si era voltata verso di lui e l'aveva salutato. Non piangere per me, sarò in buona compagnia, salutami tutti e riferisci che ho voluto bene a ciascuno di loro. gli aveva detto. 

Erano passati solo pochi attimi durante i quali O'Sullivan non aveva saputo cosa fare di preciso, e poi lei era crollata a terra.


La stava aspettando. Nel dubbio aveva deciso di sorseggiare quel prezioso Whiskey. Gli parve ironico pensare che la sua morte sarebbe avvenuta proprio nel giorno in cui tutti tenevano tanto a festeggiarlo.

Attese per minuti che divennero ore, ma la Banshee non si fece vedere.

Quando la vedrai anche tu capirai, è così bella, e il suo abito ha il colore di un prato in primavera.

 


Il giorno seguente O'Sullivan venne a sapere che il suo stupido nipote nullafacente, Lou, si era tuffato da una collina per una scommessa e che, quindi, la Banshee aveva pianto per lui. Che spreco, pensò il vecchio, di vita e di lacrime. Poco male, presto era certo che l'avrebbe vista anche lui, pensò sorseggiando l'ultimo sorso di whiskey.

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