Bicicletta nuova fiammante
Mar. 4th, 2020 11:03 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
One shot
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Prompt: Colpo di scena
Leonardo aveva avuto la prima bicicletta a tre anni. Apparteneva a suo cugino ed era già rovinata quando l’aveva ricevuta, ma a lui non importava: amava la sensazione dell’aria tra i capelli e sul viso quando pedalava a tutta velocità, anche se fino agli otto anni in pratica non era mai uscito dal cortile di casa.
Quando suo padre gli aveva regalato la nuova bicicletta, la prima tutta sua, la prima nuova davvero, Leonardo aveva pianto di gioia e l’aveva immediatamente provata. Un pomeriggio era andato a mangiare il gelato con gli amici e si erano fermati a giocare a biliardino, il tempo era volato.
Una volta uscito, però, Leonardo aveva sentito un brivido freddo sulla schiena: la sua bicicletta non c’era più.
“Non l’hai legata?” Gli aveva chiesto subito il suo amico Marco.
La risposta era no: con tutte le volte che i suoi genitori gli avevano detto di mettere il lucchetto, lui era stato a giocare spensierato per almeno un’ora senza pensare alla sua amata bicicletta.
Mai i suoi gliene avrebbero regalata un’altra, perché era stata colpa sua e loro di certo l’avrebbero sospettato.
Aveva di fronte due possibilità: la prima era la più semplice, sarebbe tornato a casa e avrebbe raccontato ai suoi che, nonostante fosse stata legata, la sua era stata l’unica bici a sparire, forse proprio perché era così bella.
La seconda possibilità consisteva nel cercarla: quante ce n’erano come la sua? Quasi certamente nessuna nella sua città, perché era un modello nuovo in colori particolari.
Da subito lui non aveva avuto dubbi: avrebbe chiesto aiuto ai suoi amici e se loro si fossero rifiutati di dargli una mano avrebbe pattugliato da solo il paese per cercare il maltolto. anche se ci fosse voluto tutto il pomeriggio.
“Aiutatemi a trovarla,” aveva chiesto e insieme i ragazzi avevano pensato a un piano d’azione: avrebbero pattugliato le vie più centrali del paese e poi si sarebbero divisi in tre settori, visto che in totale avevano solo sette bici, per stare almeno in due per settore.
Leonardo avrebbe usato la bicicletta di Laura, che li avrebbe attesi in centro e avrebbe comunicato eventuali avvistamenti.
Dalla via principale avevano percorso tutte le laterali, avevano guardato nei giardini e nei parcheggi di ogni luogo d’interesse. Dopo poco più di un’ora Simone aveva ricevuto la chiamata di Laura: “Bici avvistata dietro al cinema, ci sto andando a piedi, ci troviamo nel parco comunale lì vicino.”
La giornata tutto sommato era stata divertente.
Leonardo aveva tirato un sospiro di sollievo nel vedere la sua amata bicicletta intatta. Aveva dovuto combattere con l’istinto di abbracciarla e di rassicurarla va tutto bene bici, non ti perdo più, giuro.
“La prossima volta vi pago il gelato, grazie.” aveva ringraziato i suoi amici, che avevano in realtà passato una giornata alternativa e divertente.
Leonardo aveva messo la bici al sicuro nel giardino recintato della loro casa, ma avrebbe chiesto a suo padre le chiavi del garage per dormire più tranquillo.
Una volta dentro aveva trovato suo padre ad aspettarlo a braccia incrociate sull'ingresso della cucina.
"Allora, Leo, quante volte ti ho detto di assicurare col lucchetto la tua bicicletta?"
Lui era impallidito, forse li aveva scoperti durante la loro ricerca, forse qualcuno aveva vuotato il sacco. "Lo so, scusami."
Suo padre gli si era avvicinato e gli aveva dato una pacca sulla spalla: "Tranquillo, l'ho presa io. È in garage, ma da adesso in poi devi starci attento!"
Leonardo, ancora più pallido, si era reso conto di avere reso i suoi amici complici nel furto della bicicletta di un perfetto sconosciuto innocente. "Devo... devo andare un attimo fuori."