Drabble Persona 5
Apr. 3rd, 2019 09:57 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Unite nello spirito
Memory loss
L'isola felice
La beffa
Istinto felino
Battle Royale
You in the dark
Battle Royale!AU
Midnight Channel!AU
Memory loss
L'isola felice
La beffa
Istinto felino
Battle Royale
You in the dark
Fandom: Persona5
Personaggi: Twin Warden, Morgana, Ann, Ryuji, Kawakami
Personaggi: Twin Warden, Morgana, Ann, Ryuji, Kawakami
Justine e Caroline erano una cosa sola, entrambe lo sapevano, perché pensavano all’unisono e ciascuna sapeva sempre cosa l'altra avrebbe detto.
Erano gemelle, entrambe pensavano fosse per questo che non avevano mai bisogno di esprimere le loro idee e i loro sentimenti con la voce, perché loro comunicavano attraverso lo spirito.
Anche i dubbi dell'ultimo periodo sembravano averle assalite nello stesso momento.
A entrambe il comportamento di Igor pareva strano e, anche se sapevano che non avrebbero dovuto mettere in dubbio il loro maestro, non avevano potuto evitare di guardarsi a lungo negli occhi, ponendo quella domanda: è sempre stato così?
Quando avevano aperto gli occhi, era bastato un istante a entrambe per sentire la presenza dell’altra.
La ragazza si era rivolta verso la gemella conscia che l’unica cosa che sapeva era che loro dovevano stare insieme, qualunque cosa fosse successa.
“Tu ti ricordi qualcosa?”
“No, neppure il mio nome. So solo che siamo sorelle.”
Si erano fatte forza e si erano alzate in piedi, avevano notato i loro abiti: erano divise da guardie e intorno a loro c’erano delle celle. Che quella fosse una prigione? C’era qualcosa che non quadrava in quel loro risveglio, prima o poi insieme avrebbero capito cosa fosse.
Sadayo andava spesso a pescare, la rilassava.
Ne approfittava quasi sempre per leggere un libro tra quelli che aveva da parte, visto che la sua biblioteca personale continuava ad arricchirsi e lei tra la scuola, il secondo lavoro, gli impegni extra e i lavori di casa che si accavallavano sempre, non sarebbe mai riuscita a occuparsi della lettura nel suo appartamento, perché c’era sempre qualcosa di più importante da fare. Lì invece aveva iniziato a farsi una certa reputazione e in molti andavano a chiederle consigli. A lei piaceva restare in quel luogo e spesso non usava neanche l’esca, prendeva solo il pesce che poi avrebbe consumato e per il resto si rilassava e si lasciava andare alla lettura. Era la sua isola felice.
Gli avevano detto che gli avrebbero portato del sushi e Morgana non riusciva a evitare di sbavare al solo pensiero. Il suo tonno, poteva immaginarne il profumo e la fragranza. Poteva sentirlo sciogliersi sulla sua ruvida lingua felina.
Quando Ren, Futaba e il Boss erano entrati dalla porta, Morgana li stava aspettando seduto sullo sgabello, la coda vorticante di desiderio come un serpente. Ma l'espressione del Joker non gli diceva niente di buono.
"Mi dispiace, non avevamo più soldi... si è mangiata tutto lei."
Il gatto era deluso e furibondo. Era la seconda volta che capitava, la prima le cose erano andate in modo imprevedibile e lui aveva perdonato, ma questa volta non avevano scuse.
Futaba si era avvicinata a Morgana e gli aveva fatto qualche carezza, per poi dargli qualche pizzicata sul muso. "Mona, mi farò perdonare, te lo prometto!"
"E va bene, cos'altro posso fare?" Da gatto non poteva certo andare al ristorante a comprarsi del sushi, in fin dei conti.
Sconsolato, era sceso dalla sedia e si era accontentato di un vecchio pacco di crocchette al tonno.
A Morgana non era piaciuta per niente la gita sulla spiaggia. Forse era la sua parte felina a fargli odiare l’acqua e la sabbia che scottava bollente sotto le sue zampe, era però vero che la sua parte umana invece aveva apprezzato la rilassatezza del luogo e le ragazze in costume.
Morgana si stava annoiando così tanto che aveva deciso di fare un giro sul bagnasciuga, dove l’aria era meno asfissiante. I suoi occhi di felino erano stupido stati attirati da un granchio che stava imprudentemente muovendosi verso di lui.
Quando aveva avvicinato il muso per annusarlo, col solo intento di conoscerne l’odore, il granchietto gli aveva pizzicato il naso con decisione. Morgana aveva miagolato, infastidito. Chiunque avesse capito davvero le sue parole, avrebbe sentito i suoi variopinti insulti alla bestiolina.
Era in momenti come quello che Morgana si convinceva di essere un umano, un vero gatto si sarebbe mangiato quel piccolo tesserino fastidioso. Lui, invece, l’aveva lasciato andare via.
Battle Royale!AU
Ann si era nascosta in cima a un albero, non riusciva a pensare a cosa le sarebbe potuto succedere se lui l’avesse vista. Ormai erano rimasti solo in due: lei e Ryuji, il suo amico d’infanzia che probabilmente l’avrebbe uccisa appena l’avesse individuata.
Lei non avrebbe mai potuto, lei sarebbe morta pur di non spezzare la sua vita. A volte si era chiesta cosa sarebbe successo se fossero stati solo loro due a sopravvivere, ma non era stata in grado di rispondere.
Sperava che lui ricordasse che loro erano anime gemelle, fatte per stare insieme, per non farsi mai del male.
In quel momento Ann aveva incrociato il suo sguardo. Lui aveva alzato le mani, abbandonando le armi ed era corso verso di lei.
Forse sarebbero morti insieme, ma nessuno dei due avrebbe mai potuto interrompere volontariamente la vita dell’altro.
Midnight Channel!AU
Gli sembrava che fosse davvero una sciocchezza, ma Ryuji si era sempre chiesto se lui, che non era mai neanche riuscito a provare a invitare fuori una ragazza, avesse un'anima gemella. Quella notte pioveva e lui non riusciva a dormire.
Tanto valeva che ci provasse.
Si era messo a fissare la televisione spenta, fino a quando d'un tratto non vi aveva visto una figura lontana, con dei lunghi capelli biondi. Aveva capito subito chi fosse: Ann era sempre più vicina, al punto che temeva potesse uscire dallo schermo. E invece era svanita così com’era arrivata.
Ryuji era rimasto a fissare il nero della televisione con la bocca aperta. Non poteva crederci, ma a pensarci bene era felice che fosse lei.