quistisf: (Default)
quistis ([personal profile] quistisf) wrote2021-03-05 11:32 pm

A Natale siamo tutti più buoni - originale

 

Partecipa al COWT11, il prompt è la citazione (prima frase del testo)
Fandom: Originale
Slice of life, fluff
A Natale siamo tutti più buoni



 A short stranger will soon enter your life with blessings to share.

 

Elisa aveva letto il biscotto della fortuna sorridendo.

Magari, aveva pensato: avrebbe avuto proprio bisogno di una bella benedizione, qualcosa che le migliorasse un po’ l’umore, perché la giornata era stata pessima a dire poco.

Sotto Natale la gente impazziva e lei, che incartava pacchetti al centro commerciale, stava cominciando a pensare che l’egoismo fosse un tratto innato di tutti gli esseri umani.

 

Negli ultimi giorni, presi dalla frenesia degli acquisti degli ultimi giorni, erano tutti di corsa, nervosi e carichi di pacchetti pieni di oggetti di ogni tipo: dalle console tanto richieste dai ragazzi ai profumi di marchi conosciuti,  dai libri più conosciuti alle cornici in legno e in ceramica per custodire i ricordi più belli.

 

Nessuno le lasciava più del minimo necessario per il suo lavoro di volontaria, ma tutto sommato le piaceva osservare gli sguardi amorevoli dei nonni che facevano incartare giocattoli e vestiti per i loro nipoti, e quelli orgogliosi dei bambini che avevano preso i regali per i fratellini più piccoli che ancora credevano a Babbo Natale.

Era proprio a un bambino ad averle passato una grossa scatola contenente una  bambola di pezza. “Ciao! Di che colore mettiamo la carta?”

“È per mia sorella, le piace il verde!” 

“Allora verde con le farfalle? Ti piace?”

Il bambino aveva annuito. “Io sono grande, lo so che Babbo Natale non esiste, ma mia sorella no perché è piccola.”

“È fortunata ad avere un Babbo Natale come te, però, le hai preso proprio un bel regalo!”

Il bambino aveva gonfiato il petto, orgoglioso di se stesso. “Sono stato bravo. La mamma le ha preso una macchinetta col radiocomando come la mia, così possiamo giocare insieme!”

“Brava anche la tua mamma! Nastro color oro, ti piace?”

“Sì!”

“Ottima scelta! Sono sicura che sei un bravissimo fratello.”

“E a te cosa regala la tua famiglia a Natale?”

“A me… Non lo so, la mia mamma e il mio papà sono lontani, li vedrò dopo Natale.”

Il bambino sembrava essersi intristito. Elisa aveva salutato lui e la madre e aveva continuato a lavorare.

Dopo una decina di minuti i due si erano ripresentati al suo banco con una scatola anonima di cartoncino riciclato.

“Ciao! Questa volta che colore facciamo?”

“Ti piace il rosso?” Aveva chiesto il bambino, un po’ emozionato.

“Il rosso è bellissimo a Natale!”

Il bambino aveva battuto le mani, soddisfatto. “Col nastro d’oro!” Aveva esclamato felice.

La sua mamma stava a pochi metri di distanza, sorrideva orgogliosa di quel ragazzino così dolce ed educato.

“Ecco fatto!” Elisa gli aveva passato il regalo. “Buon Natale.”

Il bambino aveva preso dalla tasca una busta. “Che Dio ti benedica!” le aveva detto.

“Il regalo è per te, per aprirlo a Natale. E e questo è il bigliettino.” Il bambino era un po’ emozionato, ma Elisa di certo lo era di più. Aveva sentito un calore improvviso sulla pelle e sapeva di essere arrossita. 

“Ma… N- non dovevi!”

La madre del bambino si era avvicinata e gli aveva posato le mani sulle spalle. “È solo un pensierino, ma Lorenzo ci teneva tanto, ha detto che sei stata gentile. Buon Natale.”

“G- grazie.” Elisa era rimasta a fissare mamma e figlio che si allontanavano, Lorenzo saltellava felice e la madre rideva.

“Buon Natale!” Aveva esclamato, sperando che la sentissero.

Poi si era messa a ridere osservando il pacchettino, ancora emozionata. I biscotti funzionano, e chi l’avrebbe detto.