quistisf: (Default)
quistis ([personal profile] quistisf) wrote2019-03-16 10:40 pm
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Alone

 

 

Fandom: Persona 5

Personaggi: Morgana

Partecipa al COWT9

Prompt: fuga

Parole: 521

 

Alone

 

Da quando era arrivata Futaba, Morgana si sentiva completamente inutile. 

Le sembrava che ormai tutti tenessero in considerazione molto di più le opinioni di Makoto e la guida di Futaba, che era così portata da rendere Morgana tutt'altro che necessario. Nonostante avesse l'esperienza dalla sua e fosse così speciale.


Anche se tutti lo trattavano come un membro dei Phantom Thieves, Morgana si sentiva tutt'altro che integrato e si era reso conto che la differenza tra lui e gli altri era sempre più marcata. Morgana aveva un fine diverso da tutti gli altri che sembravano cercare di rendere migliore il loro mondo; voleva tornare in possesso dei suoi ricordi, sapere come fosse arrivato in quel mondo e soprattutto sapere perché era un gatto, per quale motivo sapeva tutte quelle cose sul Metaverso.


In tutto quel tempo le sue domande continuavano a non trovare risposta e Morgana era sempre più frustrato anche perché sembrava che tutti stessero migliorando tranne lui, che sempre più spesso non riusciva a dare risposta alle loro domande sempre più specifiche, sempre meno frequenti.


I sogni erano sempre più frequenti e per quanto ci provasse il significato continuava a essergli ignoto. Non aveva fatto neanche mezzo passo avanti nella sua ricerca della verità e tutti gli indizi che gli arrivavano lo portavano verso una verità che non gli piaceva e che non avrebbe mai accettato, perché non poteva essere la verità: lui doveva essere un essere umano, era l'unica certezza che aveva.


Aveva preso la decisione di andarsene già da qualche giorno, quando effettivamente aveva trovato il coraggio di andarsene. Morgana avrebbe voluto parlarne col Joker, spiegargli le sue motivazioni, anche per evitare che si preoccupasse troppo per lui, ma non aveva avuto il coraggio di parlare, non riusciva a pensare di salutare tutti perché sapeva che se avesse manifestato le sue intenzioni, avrebbero provato a fermarlo. Lui non voleva che questo accadesse. Voleva soltanto cercare la sua strada, cercare quantomeno una risposta a tutte le sue domande, ne bastava una. Doveva trovare un senso nella sua esistenza e stando con loro, tutti insieme, non ce l'avrebbe fatta. 


Morgana se n'era andato quando nessuno avrebbe potuto fermarlo, conscio del fatto che questo suo comportamento li avrebbe fatti preoccupare. Per un attimo, pensando a Lady Ann, aveva considerato l'idea di restare, ma non poteva farlo, era il momento di pensare a se stesso e di dimostrare una volta per tutte il suo valore, perché lui era in grado di fare da solo tutto ciò che loro facevano in gruppo. L'avrebbero visto, l'avrebbero capito. 


Un gatto da solo in città non era esattamente autonomo, lo doveva ammettere. Girare in mezzo alle auto non era divertente e Morgana continuava a pensare quanto fosse comodo per lui, pigro di natura, girare nello zaino del Joker.

Non era il momento di pensare alla comodità: doveva andare a prendere il tesoro del palazzo di Okumura e l'avrebbe fatto da solo. Avrebbe superato i suoi limiti per dimostrare a tutti che lui era speciale, che lui era molto di più di quello che credevano.

Avrebbe ritrovato se stesso combattendo da solo, sarebbe tornato umano molto presto.