Friends
Fandom: Friends
Personaggi: Monica, Chandler, Phoebe, Ursula
Partecipa al COWT9
Prompt: Zodiaco
TV
Suicide
Lies
Lo specchio
Scherzi della mente
Papà
TV
Da piccole, quando la loro mamma le metteva di fronte alla televisione, Phoebe stava in silenzio a guardare ciò che la madre aveva approvato. Ursula invece si metteva di spalle, per niente felice di vedere sempre le stesse videocassette contenenti film tagliati in più punti, le cui storie non filavano mai del tutto.
"Sono stufa, perché non posso guardare i cartoni animati come tutti gli altri?" Chiedeva, protestando.
Phoebe invece credeva nello scudo di protezione che la loro mamma aveva creato per loro e non aveva alcuna intenzione di rompere l'incanto e di tornare a vivere nel mondo di tutti gli altri bambini, preferiva stare nel loro, ricco d'amore.
suicide
Quando sua madre Lily si era suicidata era stata Ursula a trovarla.
Era entrata nella stanza e, piangendo, aveva subito aperto le finestre e chiuso il gas, poi era tornata fuori dall'appartamento, dove Phoebe si era fermata a cercare di attirare un gatto.
"Dobbiamo andare dalla nonna, adesso." Aveva ordinato, prendendola per un braccio.
Non sapeva cosa fare ed era terrorizzata, ma parlarne con Phoebe non avrebbe migliorato la situazione, odiava l'immaturità della sorella alla quale non poteva mai dire niente di serio e in quel momento era da sola ad affrontare quel dolore terribile, aveva bisogno di un adulto.
Lies
Ursula non riusciva a evitare di mentire.
Quando Phoebe era stata al ristorante, per un attimo le si era scaldato il cuore nel constatare che stava bene, erano anni che non la vedeva e non poteva esserne certa.
Poi però aveva parlato e a Ursula era tornata in mente la bambina che viveva sulle nuvole con la quale aveva dovuto aver a che fare per tutta la sua infanzia. Aveva provato più volte a trascinarla nella realtà, ma lei preferiva stare nel suo mondo di favole e Ursula non poteva sopportarlo. Neppure lei era una santa, mentiva per avere ciò che voleva dalla vita, ciò che quando aveva provato a giocare rispettando le regole le era sempre stato negato. Un po' alla volta le bugie avevano iniziato a diventare un po' difficili da mantenere in modo coerente, ma Ursula era sempre stata intelligente e ogni volta che le cose non erano andate secondo i suoi piani si era reinventata. Forse si stava raccontando una favola anche lei in quel momento, forse assomigliava a sua madre e a Phoebe più di quanto avrebbe voluto ammettere, ma avrebbe continuato a vivere così: secondo le sue regole, proteggendosi da ciò che poteva farle male.
Lo specchio
Per anni, nel periodo in cui aveva vissuto per strada, Phoebe si era sforzata di non pensare a sua sorella. Ursula se n’era andata via un giorno, senza dire niente a lei e alla nonna e da quel momento Phoebe non se n’era più preoccupata.
Un giorno, passando di fronte a una vetrina aveva intravisto il suo riflesso su uno degli specchi esposti. Aveva avuto un tuffo al cuore, si era fermata ed era ritornata sui suoi passi. Nel notare lo specchio si era intristita. Anche se non avevano mai avuto un buon rapporto, non le sarebbe dispiaciuto incontrarla e vedere come se la passava.
Papà
Ursula non pensava troppo al passato, il presente la impegnava abbastanza da impedirle di avere troppe distrazioni. Phoebe le aveva detto di aver trovato l’uomo che le aveva concepite, non lo considerava suo padre e in tutta onestà sperava fosse morto. A volte si era chiesta se la sua vita sarebbe stata diversa se lui fosse rimasto con loro, ma non voleva saperlo. Non le interessava: Ursula non era certo una santa, viveva alla giornata facendo ciò che voleva. Non era piena di amici come sua sorella, né le interessava esserlo. Nella vita aveva imparato a contare su se stessa e avrebbe continuato su quella strada.
Scherzi della mente
Monica aveva sentito quella storia da qualche parte, non sapeva neppure dove, ma tentare non l'avrebbe fatta sembrare troppo scema, in fin dei conti mettersi di fronte a una televisione spenta non era strano come bruciare salvia e fotografie degli ex, era molto meno imbarazzante e se Rachel fosse entrata nella stanza non si sarebbe resa conto delle intenzioni di Monica.
Si era seduta e aveva quindi iniziato a concentrarsi sul suo desiderio di conoscere la propria anima gemella e lentamente aveva iniziato a vedere qualcosa. Per un attimo aveva pensato di essere impazzita nel vedere riflesso il viso di Chandler. sconvolta, aveva scosso la testa e si era stropicciata gli occhi con forza. Probabilmente aveva davvero bevuto un bicchiere di troppo.
Personaggi: Monica, Chandler, Phoebe, Ursula
Partecipa al COWT9
Prompt: Zodiaco
TV
Suicide
Lies
Lo specchio
Scherzi della mente
Papà
TV
Da piccole, quando la loro mamma le metteva di fronte alla televisione, Phoebe stava in silenzio a guardare ciò che la madre aveva approvato. Ursula invece si metteva di spalle, per niente felice di vedere sempre le stesse videocassette contenenti film tagliati in più punti, le cui storie non filavano mai del tutto.
"Sono stufa, perché non posso guardare i cartoni animati come tutti gli altri?" Chiedeva, protestando.
Phoebe invece credeva nello scudo di protezione che la loro mamma aveva creato per loro e non aveva alcuna intenzione di rompere l'incanto e di tornare a vivere nel mondo di tutti gli altri bambini, preferiva stare nel loro, ricco d'amore.
suicide
Quando sua madre Lily si era suicidata era stata Ursula a trovarla.
Era entrata nella stanza e, piangendo, aveva subito aperto le finestre e chiuso il gas, poi era tornata fuori dall'appartamento, dove Phoebe si era fermata a cercare di attirare un gatto.
"Dobbiamo andare dalla nonna, adesso." Aveva ordinato, prendendola per un braccio.
Non sapeva cosa fare ed era terrorizzata, ma parlarne con Phoebe non avrebbe migliorato la situazione, odiava l'immaturità della sorella alla quale non poteva mai dire niente di serio e in quel momento era da sola ad affrontare quel dolore terribile, aveva bisogno di un adulto.
Lies
Ursula non riusciva a evitare di mentire.
Quando Phoebe era stata al ristorante, per un attimo le si era scaldato il cuore nel constatare che stava bene, erano anni che non la vedeva e non poteva esserne certa.
Poi però aveva parlato e a Ursula era tornata in mente la bambina che viveva sulle nuvole con la quale aveva dovuto aver a che fare per tutta la sua infanzia. Aveva provato più volte a trascinarla nella realtà, ma lei preferiva stare nel suo mondo di favole e Ursula non poteva sopportarlo. Neppure lei era una santa, mentiva per avere ciò che voleva dalla vita, ciò che quando aveva provato a giocare rispettando le regole le era sempre stato negato. Un po' alla volta le bugie avevano iniziato a diventare un po' difficili da mantenere in modo coerente, ma Ursula era sempre stata intelligente e ogni volta che le cose non erano andate secondo i suoi piani si era reinventata. Forse si stava raccontando una favola anche lei in quel momento, forse assomigliava a sua madre e a Phoebe più di quanto avrebbe voluto ammettere, ma avrebbe continuato a vivere così: secondo le sue regole, proteggendosi da ciò che poteva farle male.
Lo specchio
Per anni, nel periodo in cui aveva vissuto per strada, Phoebe si era sforzata di non pensare a sua sorella. Ursula se n’era andata via un giorno, senza dire niente a lei e alla nonna e da quel momento Phoebe non se n’era più preoccupata.
Un giorno, passando di fronte a una vetrina aveva intravisto il suo riflesso su uno degli specchi esposti. Aveva avuto un tuffo al cuore, si era fermata ed era ritornata sui suoi passi. Nel notare lo specchio si era intristita. Anche se non avevano mai avuto un buon rapporto, non le sarebbe dispiaciuto incontrarla e vedere come se la passava.
Papà
Ursula non pensava troppo al passato, il presente la impegnava abbastanza da impedirle di avere troppe distrazioni. Phoebe le aveva detto di aver trovato l’uomo che le aveva concepite, non lo considerava suo padre e in tutta onestà sperava fosse morto. A volte si era chiesta se la sua vita sarebbe stata diversa se lui fosse rimasto con loro, ma non voleva saperlo. Non le interessava: Ursula non era certo una santa, viveva alla giornata facendo ciò che voleva. Non era piena di amici come sua sorella, né le interessava esserlo. Nella vita aveva imparato a contare su se stessa e avrebbe continuato su quella strada.
Scherzi della mente
"It is said that if one would stare at the screen of a closed television, alone, at midnight during a heavy rain, one could see their soul mate."
—Chie Satonaka
—Chie Satonaka
Monica aveva sentito quella storia da qualche parte, non sapeva neppure dove, ma tentare non l'avrebbe fatta sembrare troppo scema, in fin dei conti mettersi di fronte a una televisione spenta non era strano come bruciare salvia e fotografie degli ex, era molto meno imbarazzante e se Rachel fosse entrata nella stanza non si sarebbe resa conto delle intenzioni di Monica.
Si era seduta e aveva quindi iniziato a concentrarsi sul suo desiderio di conoscere la propria anima gemella e lentamente aveva iniziato a vedere qualcosa. Per un attimo aveva pensato di essere impazzita nel vedere riflesso il viso di Chandler. sconvolta, aveva scosso la testa e si era stropicciata gli occhi con forza. Probabilmente aveva davvero bevuto un bicchiere di troppo.